76. ACCLIMATAZIONE AL CALDO: PREPARARSI A COMPETERE AD ALTE TEMPERATURE
Nei post precedenti abbiamo visto come l'esposizione ad alte temperature possa favorire adattamenti fisiologici che migliorano la performance non solo in ambienti caldi (>30 °C), ma anche quando si torna a pedalare a temperature normali (~15-20 °C).
Questi adattamenti fisiologici consistono principalmente in un aumento della massa di emoglobina ed in un incremento della capacità mitocondriale, i quali migliorano la produzione di watt tramite il sistema aerobico, innalzando quindi la prima e la seconda soglia ventilatoria/lattacida, critical power o FTP.
Se vuoi approfondire l’argomento puoi leggere di più qui, qui e qui.
Tuttavia, l’utilizzo dell’esposizione ad alte temperature per migliorare la performance anche a temperature normali è un’area di ricerca relativamente nuova (iniziata solo circa 5 anni fa). Al contrario, l’utilizzo dell’esposizione ad alte temperature per attenuare il calo di performance che si verifica quando si pedala in ambienti molto caldi è oggetto di ricerca ed applicazione sul campo da oltre 20 anni.
In base ai due diversi obiettivi sopra citati, il protocolli di esposizione al calore possono presentare alcune piccole differenze (le evidenzieremo in un post successivo).
Quindi, qui a KnowledgeisWatt riteniamo essenziale fare la seguente distinzione terminologica:
Heat Training: esposizione al calore con l’obiettivo di stimolare adattamenti fisiologici che migliorano la performance in qualsiasi ambiente, anche a temperature normali.
Heat Acclimation (Acclimatazione al Caldo): esposizione al calore con lo scopo di attenuare il tipico calo prestativo che si verifica in ambienti caldi.
È stato riportato come in ciclisti professionisti la potenza massima media su durate da 5 secondi a 20 minuti si riduce del 2–7% con temperature ambientali tra 30–35 °C, e del 9–18% con temperature >35 °C. È quindi cruciale capire come attenuare questo calo prestativo in ambienti caldi. Una delle soluzioni più diffuse ed utili è indossare giubbotti refrigeranti (precooling jackets) prima della gara, ma l’acclimatazione al calore è l’intervento più efficace per ridurre lo stress fisiologico e ottimizzare la performance in gare in ambienti molto caldi. (1)
Per divulgare i fondamenti fisiologici e protocolli pratici sulle strategie di acclimatazione al calore, facciamo riferimento ad una review pubblicata da Tyler e colleghi (University of Roehampton, Londra, UK) su Sports Medicine nel 2016, che ha raccolto e riassunto i dati di circa 100 (!) studi sull’argomento.
Buona lettura.
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