28. TEST PER LA DURABILITY: PERCHÈ NON BISOGNA UTILIZZARE I KILOJOULES
La durability è la capacità di decrementare il meno possibile la prestazione durante esercizio fisico prolungato. Nei post precedenti, abbiamo visto come:
Uno dei fattori fisiologici determinanti la durability è il mantenimento della disponibilità di carboidrati durante sforzi prolungati (Leggi di più qui)
La durability non è correlata ai tradizionali parametri determinanti la prestazione di endurance misurati a riposo, come VO2max e la potenza alle soglie. (Leggi di più qui) Quindi, avere un VO2max o una FTP più elevata non significa necessariamente avere una durability superiore.
Ma come si misura la durability?
Il metodo più diffuso è considerare il calo % della massima potenza media su una certa durata (ad esempio 20 minuti) da uno stato di riposo a dopo una certa quantità di dispendio energetico. In questo contesto, il dispendio energetico è solitamente espresso in kilojoule assoluti (kJ) o kilojoule per chilogrammi di massa corporea (kJ/kg). Ad esempio, un ciclista che registra una massima potenza media sui 20 minuti di 420 W a riposo e di 400 W dopo aver completato 3000 kJ, ha un punteggio di durability pari a -5% . (3000 kilojoule è la soglia di dispendio energetico tradizionalmente utilizzata per valutare la durability dei ciclisti pro maschi su strada.
Ma come viene calcolato il dispendio energetico (kilojoules)?
Dispendio energetico/lavoro (kJ) = Potenza (W) * Tempo (s) / 1000;
Quindi, possiamo facilmente intuire come lo stesso numero di kilojoules (ad esempio 3000 kJ) possa essere accumulato con sforzi molto diversi tra loro:
Sforzi più lunghi a bassa intensità. Ad esempio 4 ore in zona 2 in un modello a 5/7 zone.
Sforzi più brevi ad intensità più alta, Ad esempio un’uscita di 2h30min con diverse ripetute in zona 4-5.
A parità di dispendio energetico/lavoro, la combinazione di intensità e durata con la quale i kilojoules vengono accumulati influenza la durability?
Se sì, i ciclisti con durability maggiore a sforzi lunghi a bassa intensità sono gli stessi con migliore durability a sforzi più brevi ad intensità più alta, oppure no e quindi esistono diversi tipi di durabiliy in base ad intensita e durata dello sforzo ‘affaticante’?
Uno studio pubblicato nel 2024 su European Journal of Sport Science da James Spragg (Tudor Pro Cycling Team) e Colleghi ha cercato di rispondere a queste domande (1).
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